mercoledì 7 dicembre 2011

Il governo Monti e la sua riforma “Salva Italia”: ICI e il resto

Un altro punto toccato dalla riforma Monti e' la reintroduzione dell'ICI sulla prima casa inglobata nell'IMU : Monti ha giustificato questo salasso dicendo che l’Italia e’ l’unico Paese dove questa tassa non c’e’. Su questo si puo’ essere d’accordo ma occorre sempre guardare la situazione nella sua interezza. Bisogna essere onesti con gli italiani nel considerare che gli altri Paesi Europei hanno punti di forza sul welfare sociale che l’Italia non ha. Guardiamo agli stipendi; un operaio italiano ha un reddito di molto inferiore ad un operaio tedesco e quindi se l’ICI e’ un balzello sostenibile per quest’ultimo, per il primo non lo e’.  Quindi e’ il lavoro che ritorna sempre come tema principale.
Oltretutto c’e’ da dire che l’IMU non e’ una tassa fissa ma a fronte degli ennesimi tagli ai Comuni, non potra’ che essere rivalutata al rialzo dagli stessi.
Discorso analogo potrebbe essere impostato su tutti quei beni proprieta’ della Chiesa che non sono adibiti a culto ma sono semplici esercizi commerciali; perche’ mai tali edifici non dovrebbero pagare l’ICI? Non e’ forse la Chiesa Cattolica che parla sempre di solidarieta’ e del dovere di ogni cittadino di pagare il dovuto? Monti ha dichiarato che durante la stesura della riforma non ha pensato a questo argomento sebbene il dibattito su questo punto sia di attualita’ o anche qui c’e’ conflitto di interesse?
E le banche? Anche loro sono enti caritatevoli? Qui ci vedo un vero e proprio conflitto di interessi visto che chi ci governa proviene da questo mondo.
Secondo me anche in questo caso occorreva una lungimiranza di vedute considerando la progressione nella tassazione cioe’ tassare solo le prime case di chi ha un certo reddito di partenza senza andare a gravare su chi riesce a mala pena a mantenerla.
E ora veniamo alla patrimoniale. E’ vero che la riforma contiene un barlume di patrimoniale ma appunto e’ un solo lumicino che di certo non e’ sufficiente per riconquistare la fiducia nella politica tanto sbandierata da questo governo. L’aumento della tassa sui capitali scudati e’ veramente ridicola considerando che questi personaggi sono tutti grandi evasori e su questo sono pienamente d’accordo con l’on. Ferrero;  occorreva almeno una percentuale totale del 25%, recupero che avrebbe permesso di non toccare l’indicizzazione delle pensioni. Anche la tassa sulle barche e’ ridicola considerando su quali barche viene imposta per non parlare di quella sugli aerei. In sostanza si poteva fare molto di piu’; non e’ credibile la scusa di Monti che non c’e’ la possibilita’ di valutare il patrimonio visto che la patrimoniale e’ adottata anche in altri Paesi come la stessa Francia.
La vera lotta all’evasione puo’ essere condotta solo utilizzando questo strumento insieme allo strumento della riduzione dell’uso del contante; anche in questo caso ci voleva piu’ coraggio e abbassare la soglia almeno ai 500 euro spiegando agli italiani che se si vuole combattere l’evasione e rendere la vita migliore per tutti, questa e’ l’unica soluzione.
La realta’ e che non c’e’ stato il coraggio di promuovere una patrimoniale seria che colpisse chi non ha mai contribuito fino ad ora o meglio si sono voluti assecondare i soliti interessi di parte.
Per poi non parlare dell’ennesimo aumento delle accise sui carburanti, altra tassa che penalizza i lavoratori specie chi vive in periferia e per andare al lavoro deve alzarsi la mattina presto per farsi un viaggio che puo’ durare anche piu’ di un’ora. Questo aumento e’ stato giustificato con la necessita’ di finanziare i trasporti pubblici: forse ci si e’ dimenticati di tutti gli aumenti dei biglietti che si sono susseguiti recentemente. Dove sono andati a finire tutti questi soldi? Di certo a vedere in che condizioni devono viaggiare i pendolari, non a migliorare i servizi. Occorrerebbe una commissione che andasse a spulciare i libri contabili delle societa’ per capire cosa ci sia sotto. 
Lo snellimento degli enti pubblici tanto sbandierato da Monti come taglio ai costi della politica e della pubblica amministrazione non e' altro che una bufala considerando che tali enti sono inglobati in altri enti e quindi il costo per la collettivita' rimane.Altro discorso sarebbe stato ridurre il numero di deputati e senatori e ridurne lo stipendio; anche se alcuni ribadiscono che questo sarebbe stato un minimo risparmio, avrebbe avuto un ben altro impatto sui cittadini.
E in ultimo vogliamo parlare del campo radio-televisivo e dell’editoria? E' semplicemente scandaloso che un colosso televisivo come e’ Mediaset abbia un cosi' generoso regalo dal Paese; mi riferisco alle concessioni fatte per quanto riguarda le frequenze televisive: perche' mai non si dovrebbe indire un'asta che potrebbe questa si' dare con i ricavi un respiro alle finanze pubbliche? E l’editoria? Monti non ha fatto altro che completare la riforma Tremonti abolendo quei fondi che davano la possibilita’ a giornali indipendenti  di fare informazione; un altro smacco alla liberta’ di informazione.
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